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Il coraggio del cambiamento e il dovere del rigore
Ciao Lidia La sua figura influì negli anni ’60 sul percorso di vita di tanti giovani, parecchi dei quali legati alla Facoltà trentina di Sociologia e all’esperienza del dissenso cattolico
Lidia Menapace – Aleandro Biagianti
Ciao Lidia La sua figura influì negli anni ’60 sul percorso di vita di tanti giovani, parecchi dei quali legati alla Facoltà trentina di Sociologia e all’esperienza del dissenso cattolico
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 8 dicembre 2020
Preannuncio di Sessantotto. Donna, docente alla Cattolica di Milano, già assessora alla Provincia di Bolzano per la Dc, novarese trasferitasi in Alto Adige per matrimonio (con Nene), già staffetta partigiana in Valsesia, credente, scelta marxista, militante a 24 carati. E potremmo continuare: pacifista, femminista, «estremista»… Lidia (Brisca) Menapace fu tutto questo e molto altro ancora, con una sua identità umana e intellettuale non meramente sovrapponibile alle altre personalità del Manifesto. Ci lascia a 96 anni. Praticamente un secolo, come Rossana Rossanda. Vissuto intensamente. Tra affermazioni e mancati (o tardivi) riconoscimenti. Siamo in molti a doverle gratitudine per aver appreso da...