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Il corpo recluso senza alcuna difesa
Medici penitenziari Anche nei fatti di Ivrea emerge in modo inquietante il ruolo dei sanitari in carcere
My body is my prison by Leoriq
Medici penitenziari Anche nei fatti di Ivrea emerge in modo inquietante il ruolo dei sanitari in carcere
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 23 settembre 2022
Anche nei fatti di Ivrea emerge in modo inquietante il ruolo dei medici. Inquietante perché appaiono silenti o complici attivi della violazione del corpo recluso, quel corpo che Daniel Gonin, medico penitenziario che molto ne ha scritto, descrive come «quel sacco di pelle» dentro cui chi è detenuto tenta di proteggersi, di rimanere intero. Un sacco di pelle aggredito, offeso, lacerato, che si ritrova senza alcun difensore. Il medico dovrebbe essere questo difensore: per deontologia, per dovere, per dignità, per autonomia. La complicità dovrebbe essere quella tra medico e paziente, con il suo diritto all’inviolabilità e alla cura, non con...