Internazionale
Il Covid condanna i lavoratori migranti in Asia: senza lavoro o espulsi
Primo maggio asiatico Milioni di persone impiegate nel tessile e in altri settori si ritrovano privi di garanzie minime
Protesta di lavoratrici del tessile in Bangladesh – Ap
Primo maggio asiatico Milioni di persone impiegate nel tessile e in altri settori si ritrovano privi di garanzie minime
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 30 aprile 2020
Emanuele GiordanaYANGOON
Nel Myanmar dell’emergenza Covid-19 il governo sta facendo tornare a casa i suoi emigrati all’estero. Alcuni sono «ufficiali», altri lavoravano più o meno clandestinamente in Cina nelle piantagioni di canna o banane e mille, scriveva qualche giorno fa il Myanmar Times, sono tornati a casa per vie altrettanto clandestine. Ma secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) sarebbero oltre 3 milioni i birmani che lavorano all’estero. Secondo Ong locali e straniere, i birmani più o meno stagionali sono nella sola Thailandia più di 2 milioni. NUMERI IMPRESSIONANTI che l’emergenza ha portato alla ribalta e che dicono molto su cosa succede in...