Cultura
Il decennio delle svolte era già «no logo»
La de-strutturazione delle arti Una straordinaria esplosione di energia giovanile - e mondiale - si intreccia alla trasformazione trasversale delle arti e della comunicazione. Scultura, pittura, cinema, teatro, musica, poesia... Le Compagnie diventano Laboratori e il ciclostile sfida le case editrici
«Compagni compagni» di Mario Schifano, 1968
La de-strutturazione delle arti Una straordinaria esplosione di energia giovanile - e mondiale - si intreccia alla trasformazione trasversale delle arti e della comunicazione. Scultura, pittura, cinema, teatro, musica, poesia... Le Compagnie diventano Laboratori e il ciclostile sfida le case editrici
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 2 novembre 2018
Un accumulo, una sovrapposizione di desideri e di istanze anche contraddittorie: di liberazione, comunicazione, nuovi comportamenti, politica. Un motore: del quale gli studenti, dai licei alle università, si sono fatti protagonisti: «movimentando» l’entusiasmo per la democrazia diretta e dei Consigli, l’anticonformismo, l’esperienza del nuovo e addirittura dell’impensabile – «immaginazione al potere», «siate realisti, chiedete l’impossibile!» – l’afflato con la classe operaia e le sue lotte. Ha sostenuto l’ascesa della sinistra e delle sue conquiste sociali, ha liberato al suo interno la nascita del femminismo, la consapevolezza della subalternità di genere, di classe, di cultura: ma non ha evitato la pervasiva...