Cultura
Il diritto alla fuga
Tempi presenti «Confini e frontiere, la moltiplicazione del lavoro nel mondo globale», il libro di Sandro Mezzadra e Brett Neilson sulla variabilità e le alternative alla geopolitica della costrizione. E il ritorno della lotta di classe come motore dinamico del cambiamento possibile
Gordon Matta-Clark
Tempi presenti «Confini e frontiere, la moltiplicazione del lavoro nel mondo globale», il libro di Sandro Mezzadra e Brett Neilson sulla variabilità e le alternative alla geopolitica della costrizione. E il ritorno della lotta di classe come motore dinamico del cambiamento possibile
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 8 luglio 2014
Dopo l’89 e la fine dell’Unione Sovietica il mercato capitalista è diventato globale. Da allora, pur attraverso molteplici crisi, tale globalità si è mantenuta – anzi, rafforzata. Si sono tuttavia potuti osservare altri fenomeni: la relativa crisi dell’egemonia Usa e soprattutto una nuova, sempre più evidente, progressiva costituzione e/o modificazione delle linee che definiscono gli spazi del tessuto globale. Lasciando alla geopolitica la discussione sul declino (o meno) della potenza nord-americana e sulla distribuzione ormai continentale della sovranità imperiale, concentriamoci sul nuovo dinamismo delle frontiere – non tanto di quelle esterne quanto di quelle interne, dei flussi migratori, degli esodi...