Scuola

Il disastro (voluto) dei «concorsoni»

Il disastro (voluto) dei «concorsoni»

Cultura e Istruzione Il governo cerca 500 dipendenti per i Beni culturali e oltre 63mila insegnanti. Ma entrambi i concorsi sono un clamoroso fallimento: quiz assurdi, algoritmi sballati, bocciature tanto elevate da diventare inspiegabili. Chi seleziona i selezionatori? In altri paesi le dimissioni dei ministri sarebbero un atto minimo dovuto

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 1 settembre 2016
Quest’anno sono stati banditi due importanti concorsi, uno per il reclutamento di 500 funzionari da assegnare al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact), e uno per l’assunzione su base triennale di 63.712 docenti per la scuola. Il governo ha sbandierato le due procedure di reclutamento come la prova della propria volontà di investire sulla cultura. Nulla di più fuorviante. Da un lato, infatti, i posti messi a bando serviranno in molti casi a garantire soltanto l’ordinaria amministrazione o addirittura la mera sopravvivenza di certe strutture (come gli archivi di Stato e le biblioteche pubbliche); dall’altro,...

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