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Il dito di Trump sulla mappa del Golan

Il dito di Trump sulla mappa del GolanTuristi in posa accanto alla silhouette di un soldato israeliano che controlla le Alture del Golan – Afp

Medio Oriente Il via libera della Casa bianca all'annessione del territorio che Israele occupa dal 1967 prepara il secondo strategico capitolo del conflitto siriano

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 23 marzo 2019
I tempi cambiano insieme agli uomini: nel 1916 due aristocratici dei vecchi imperi, il baronetto britannico Mark Sykes e il francese François-George Picot, si spartirono il Medio Oriente, oggi ci prova Donald Trump, l’ambizioso palazzinaro newyorchese. Che la fine territoriale dell’Isis all’orizzonte di Baghouz non fosse la fine della guerra siriana e delle sue conseguenze era già chiaro. Trump adesso dà il suo personale contributo al caos mediorientale, dopo la cancellazione dell’accordo sull’Iran e il riconoscimento di Gerusalemme capitale dello stato ebraico, con il via libera all’annessione del Golan, non più territorio «occupato» da Israele dal 1967 ma «controllato». Con...

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