Internazionale

Il fattore salafita dei Madkhali gioca su entrambi i fronti libici

Le interferenze pericolose di Emirati e Arabia saudita Secondo lo studioso Arturo Varvelli «la loro presenza in Libia precede le primavere arabe: ad invitarli era stato Gheddafi allo scopo di contrastare i Fratelli musulmani, percepiti come minaccia»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 14 aprile 2019
Già lo sapete, l’Arabia Saudita e gli Emirati sono sempre più coinvolti in Libia dove hanno sposato la causa di Haftar, come fanno peraltro Mosca e Parigi seppur con modalità diverse: i russi vorrebbero sostituirsi agli americani nel ruolo di moderatori e, come i francesi, vorrebbero evitare spargimenti di sangue per non screditare il generale presso la popolazione. Il problema è che Haftar non riesce ad avanzare con la rapidità auspicata, e non lo si può definire il salvatore della patria. All’orizzonte si profila una lunga guerra, di logoramento, in cui gli attori sulla scena sono troppi. IL GENERALE HAFTAR...

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