Lavoro
Il funzionario Fiom «licenziato» che ha tolto il sonno a Landini
Il caso La segreteria ritira l'aspettativa di Sergio Bellavita e lo rimanda al suo posto di lavoro: «Ha rotto l’unità del nostro sindacato e lo ha denigrato». La replica: «Al Congresso tutti pluralisti e adesso stop al dissenso?». Il contrasto è nato e si è sviluppato nelle fabbriche della Fca
Il sindacalista della Fiom Sergio Bellavita
Il caso La segreteria ritira l'aspettativa di Sergio Bellavita e lo rimanda al suo posto di lavoro: «Ha rotto l’unità del nostro sindacato e lo ha denigrato». La replica: «Al Congresso tutti pluralisti e adesso stop al dissenso?». Il contrasto è nato e si è sviluppato nelle fabbriche della Fca
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 15 aprile 2016
«Ho subìto un ricatto da parte di Landini, un ricatto politico. E poiché non mi sono piegato sono stato licenziato dalla Fiom». «Bellavita non rappresenta più l’unitarietà della Fiom, quindi in maniera libera e trasparente la segreteria ha considerato conclusa la sua aspettativa sindacale. Per rispetto a tanti lavoratori che hanno perso il posto non usi il termine “licenziamento”: tornerà al suo posto di lavoro, all’azienda da cui era in distacco». In queste due accuse reciproche la bufera che sta attraversando la Fiom. Sergio Bellavita, funzionario nazionale dell’organizzazione dei metalmeccanici ed esponente dell’area di minoranza in Cgil Il sindacato è...