Internazionale
Il gelo degli Usa su Conte
Il presidente del Consiglio italiano cerca un ruolo nella crisi libica ricevendo a Roma il numero due del governo di Tripoli e l'emiro del Qatar ministro degli esteri. Non può andare però oltre gli appelli al cessate il fuoco, mentre Trump non molla Haftar e non risponde al telefono di palazzo Chigi. Per Washington Serraj non è una soluzione stabile
Conte riceve a palazzo Chigi Maitig
Il presidente del Consiglio italiano cerca un ruolo nella crisi libica ricevendo a Roma il numero due del governo di Tripoli e l'emiro del Qatar ministro degli esteri. Non può andare però oltre gli appelli al cessate il fuoco, mentre Trump non molla Haftar e non risponde al telefono di palazzo Chigi. Per Washington Serraj non è una soluzione stabile
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 aprile 2019
«Chi pensava che un’opzione militare potesse favorire una soluzione stabile per la Libia in queste ore viene smentito». In una breve dichiarazione alla stampa, tra il primo incontro a palazzo Chigi con il vice premier del Qatar Mohammed Al-Thani e il secondo con il vice preside del governo di Tripoli Ahmed Maitig, Giuseppe Conte non nasconde la soddisfazione per le difficoltà che sta incontrando sul terreno libico il generale Haftar. È l’unica buona notizia per Roma, che «lavora al dialogo» ma lo fa appoggiando esclusivamente il «governo di riconciliazione nazionale». L’emiro qatarino, e ovviamente il vice di Serraj, sono schierati...