Internazionale

Il giorno in cui il mondo imparò a dire «Ya basta»

Il giorno in cui il mondo imparò a dire «Ya basta»Le celebrazioni per il 25esimo anniversario dell’Ezln in Chiapas – Afp

Messico Il primo gennaio la rivoluzione politica e sociale degli zapatisti ha compiuto 25 anni. Così il Chiapas ha rivendicato spazio per gli indigeni. E ora lo fa contro Amlo

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 3 gennaio 2019
Venticinque anni sono passati da quel primo gennaio del 1994 in cui le comunità indigene del Chiapas, organizzate nell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, fecero la loro irruzione nel panorama messicano e mondiale, esprimendo il loro «Ya basta!» e dando avvio alla loro avventura ribelle di giustizia e libertà. Quella rivolta indigena contro l’espressione allora più «moderna» dell’offensiva neoliberista, il Nafta (il Trattato di Libero Commercio del Nordamerica), era – come ricorda su La Jornada lo scrittore e poeta messicano Hermann Bellinghausen – «la prima mobilitazione contro la dittatura dei mercati» e avrebbe «fecondato le imminenti resistenze globali contro il monopolio...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi