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Il giro di vite di Putin nella guerra ai social network
Social L’atto di questi giorni è un ulteriore giro di vite che rende lecito al governo russo confiscare gli investimenti di Meta nel paese e restringe ulteriormente l’accesso ai suoi social media in Russia, perché rende molto più pericoloso usare una Vpn per i cittadini russi che intendono entrarvi.
La sede centrale di Meta a Menlo Park in California – Ap
Social L’atto di questi giorni è un ulteriore giro di vite che rende lecito al governo russo confiscare gli investimenti di Meta nel paese e restringe ulteriormente l’accesso ai suoi social media in Russia, perché rende molto più pericoloso usare una Vpn per i cittadini russi che intendono entrarvi.
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 13 ottobre 2022
La Russia ha inserito, martedì scorso, l’azienda Meta (Facebook, Instagram e Whatsapp) di Mark Zuckerberg nella lista delle organizzazioni estremiste e terroristiche, definita da Rosfinmonitoring, la principale agenzia finanziaria di intelligence del paese. Il rapporto di Putin con i social network occidentali è molto aggressivo: anche Twitter è stata già bandita dal paese e non è possibile accedervi senza una virtual private network (Vpn). Il contenzioso con Meta ha inizio a marzo scorso quando viene portata in tribunale con l’accusa di esercitare attività estremiste in Russia. Nemmeno in appello Zuckerberg riesce a dimostrare di non aver supportato posizioni di odio...