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Il golpe di Trump non è a Caracas. È a Washington
Spalle al muro Messo spesso all’angolo, il Congresso ha però tenuto sempre a tutelare tenacemente e gelosamente le sue prerogative in materia di spesa e di bilancio, che sono il cuore della sua autorità da due secoli e mezzo, come prevede l’articolo 1 della costituzione
Spalle al muro Messo spesso all’angolo, il Congresso ha però tenuto sempre a tutelare tenacemente e gelosamente le sue prerogative in materia di spesa e di bilancio, che sono il cuore della sua autorità da due secoli e mezzo, come prevede l’articolo 1 della costituzione
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 16 febbraio 2019
Altro che a Caracas. Il golpe, Trump lo fa intanto a Washington. Parola grossa? Forse un po’. Ma ci si va vicini. Basta leggere l’editoriale del New York Times a commento della decisione del presidente di dichiarare lo stato d’emergenza nazionale, un passo di gravità senza precedenti perché «costituisce un riordino della dinamica del potere» tra le istituzioni a vantaggio dell’esecutivo, è l’usurpazione di «una delle responsabilità fondamentali attribuite al Congresso, il potere di spesa», «un’occupazione del potere» che deve allarmare i legislatori. Il ruolo politico e decisionale del presidente è andato crescendo nel corso degli ultimi decenni e parallelamente...