Italia

Il decreto al Senato, ma senza fondi. I sindaci: «Sepolti dalla burocrazia»

In parlamento Manca solo l'ok del Senato per la conversione in legge del nuovo decreto terremoto. I Comuni del cratere al bivio tra le richieste e le proteste dei cittadini, e i vincoli di bilancio strettissimi che lasciano intravedere lo spettro del default

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 2 aprile 2017
Il nuovo decreto terremoto è ormai in dirittura d’arrivo: passato il vaglio della Camera, adesso manca soltanto l’ok del Senato per la definitiva conversione in legge. È questa la mossa del governo per dare una svolta a una ricostruzione che tra le Marche, l’Umbria, il Lazio e l’Abruzzo non è mai cominciata: a sette mesi dall’inizio di una crisi sismica che ha prodotto 300 morti, altrettanti feriti e decine di migliaia di sfollati, si è pensato solo a tamponare l’emergenza, a trovare soluzioni istantanee per i problemi più urgenti, ma la lotta per la sopravvivenza di un Appennino che rischia...

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