Italia
Il Gridas «non si tocca»: a Scampia sotto sfratto il centro sociale fondato da Felice Pignataro
Quarant’anni di arte, impegno e creatività dal basso L’ex Iacp rivuole il bene che non era neanche accatastato. Mirella La Magna: «La verità è che abbiamo preservato un bene pubblico, senza di noi sarebbe stato solo l’ennesima base di spaccio»
Laboratorio per il quarantesimo corteo di Carnevale di Scampia – foto di Martina Pignataro
Quarant’anni di arte, impegno e creatività dal basso L’ex Iacp rivuole il bene che non era neanche accatastato. Mirella La Magna: «La verità è che abbiamo preservato un bene pubblico, senza di noi sarebbe stato solo l’ennesima base di spaccio»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 17 marzo 2022
Adriana PolliceNAPOLI
Anni Sessanta, la città si espande. Le colate di cemento invadono spazi, le condizioni degli abitanti non interessano né ai privati né agli enti locali. Scampia, Napoli, via Monte Rosa, la storia del Gridas – Gruppo risveglio dal sonno è anche la storia di come il territorio si sia organizzato dal basso e di come la burocrazia e la legge abbiano provato a soffocarlo. L’associazione venne fondata nel 1981 da Felice Pignataro, «il muralista più prolifico del mondo» secondo il critico Ernst H. Gombrich. «Il rione era nato bene – ha raccontato Mirella La Magna, moglie di Pignataro e compagna...