Internazionale
Il grido di Kiev: «Più armi il prima possibile»
Senza tregua I russi potrebbero aver subito perdite record, ma l’assalto al Donbass non si attenua. Giù l’ultimo ponte, Severodonetsk è in trappola. L’Ucraina esorta ad accelerare con le forniture "pesanti". Ma fin qui i partner occidentali non hanno lesinato aiuti militari
Militare ucraino sul fronte sud, tra Mykolaiv e Kherson – Genya Savilov/Afp via Getty Images
Senza tregua I russi potrebbero aver subito perdite record, ma l’assalto al Donbass non si attenua. Giù l’ultimo ponte, Severodonetsk è in trappola. L’Ucraina esorta ad accelerare con le forniture "pesanti". Ma fin qui i partner occidentali non hanno lesinato aiuti militari
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 14 giugno 2022
L’assalto delle forze russe a Severodonetsk non conosce tregua. Dopo la confusione degli ultimi giorni sembra che gli invasori stiano ottenendo un «successo parziale» in città, costringendo le truppe ucraine ad abbandonare il centro e a ripiegare nelle periferie a ovest. D’altronde, dopo aver distrutto domenica il secondo dei tre ponti che collegano Severodonetsk alle città oltre il fiume Seversky Donets, l’artiglieria russa ha continuato a bombardare anche l’ultimo cavalcavia rimasto con l’intento chiaro di isolare la città. NELL’ATTACCO SONO RIMASTI UCCISI tre civili, tra i quali un bambino di 6 anni. Il governatore della regione, Sergiy Haidai, ha inoltre...