Italia
Il lento risveglio dell’Aquila
Il Reportage Il teatro della ricostruzione è un cantiere diffuso: ovunque la pelle della città muta sotto gli occhi degli abitanti. Ogni demolizione rimuove una patina dolorosa e riporta alla luce una forma diversa. Resta il silenzioso passaggio degli aquilani che cercano di riappropriarsi dei pochi spazi lasciati liberi, in una vitalità orgogliosa
Piazza del Duomo a L'Aquila
Il Reportage Il teatro della ricostruzione è un cantiere diffuso: ovunque la pelle della città muta sotto gli occhi degli abitanti. Ogni demolizione rimuove una patina dolorosa e riporta alla luce una forma diversa. Resta il silenzioso passaggio degli aquilani che cercano di riappropriarsi dei pochi spazi lasciati liberi, in una vitalità orgogliosa
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 7 aprile 2019
Piero PapaL'AQUILA
«Miserandas maceries in terra tremente» è un passo della targa commemorativa posta all’interno della basilica di San Bernardino a L’Aquila, a ricordare il grande sisma del 1703 che aveva causato oltre 6000 vittime e distrutto l’antico impianto rinascimentale della città. L’Aquila era stata un influente centro del regno di Napoli in cui per secoli sono confluiti importanti introiti del traffico della lana. La ricostruzione era pertanto avvenuta mantenendo il suo esclusivo rango architettonico, con la riedificazione e l’ampliamento di tutti i palazzi, il recupero delle chiese e di ogni elemento importante del suo passato. IL MONUMENTO CHE OGNI aquilano ritiene...