Visioni
Il Libano nell’immaginario, un gesto di resistenza
Cinema Dai film di Jocelyn Saab alle nuove generazioni, la «prima persona» di una memoria collettiva. Beirut è un laboratorio in cui prendono corpo i conflitti del nostro tempo
Una scena da «Memory Box» (2021) di Joana Hadjithomas, Khalil Joreige
Cinema Dai film di Jocelyn Saab alle nuove generazioni, la «prima persona» di una memoria collettiva. Beirut è un laboratorio in cui prendono corpo i conflitti del nostro tempo
Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 26 settembre 2024
«I palestinesi volevano ritrovare la propria terra e vivere in modo indipendente. Se si mostra una persona che viene bombardata ogni giorno, che viene esiliata ogni giorno si capisce bene quali possano essere le sue aspirazioni … Ho girato il mio ultimo film da sola, senza operatore, sotto le bombe dell’assedio di Beirut … Non sapevo bene cosa ne avrei fatto ma volevo raccontare la sfida degli abitanti contro questo accerchiamento. Ho mostrato solo la solidarietà, la strana euforia che cresce mentre tutti si occupano delle cose essenziali, acqua, pane, elettricità, e le persone si guardano negli occhi. La volontà...