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Il made in Germany chiama l’Europa
Sarà anche una scelta dettata dalla “lotta per la sopravvivenza” di una Spd in lungo, inesorabile declino, ma il passo indietro di Sigmar Gabriel, che lascia a Martin Schulz la […]
Sarà anche una scelta dettata dalla “lotta per la sopravvivenza” di una Spd in lungo, inesorabile declino, ma il passo indietro di Sigmar Gabriel, che lascia a Martin Schulz la […]
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 27 gennaio 2017
Sarà anche una scelta dettata dalla “lotta per la sopravvivenza” di una Spd in lungo, inesorabile declino, ma il passo indietro di Sigmar Gabriel, che lascia a Martin Schulz la guida del secondo partito tedesco e la candidatura alla cancelleria di Berlino, proietta anche un’altra immagine piuttosto forte. L’ex presidente del parlamento europeo non ha una indole particolarmente marcata a sinistra, le grandi coalizioni appartengono pienamente al suo dna e nulla lascia prevedere radicali cambiamenti di rotta tali da insidiare il consenso di cui gode Angela Merkel. Eppure vi è un certo azzardo nello scegliere come candidato qualcuno che non...