Italia
Il maxi-processo alle Ong è finito: «Il fatto non sussiste»
L'arma del relitto Nessun accordo con i trafficanti: erano soccorsi non consegne concordate. Il gup di Trapani chiude sette anni di accuse e bugie. Sulle scale del tribunale esplode la gioia covata per sette anni. Le lacrime si mischiano agli abbracci
Gli attivisti all’entrata del tribunale di Trapani dopo il pronunciamento della sentenza – Giansandro Merli /il manifesto
L'arma del relitto Nessun accordo con i trafficanti: erano soccorsi non consegne concordate. Il gup di Trapani chiude sette anni di accuse e bugie. Sulle scale del tribunale esplode la gioia covata per sette anni. Le lacrime si mischiano agli abbracci
Pubblicato 7 mesi faEdizione del 20 aprile 2024
Giansandro MerliTRAPANI
Non c’era niente. Nessun accordo con i trafficanti. Nessun favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nessun taxi del mare. Nessun inganno alle autorità che coordinavano i soccorsi. Solo fango mediatico e bugie di Stato contro attivisti e operatori umanitari che si erano imbarcati per salvare vite umane di cui a molti non importa nulla. Lo ha stabilito ieri il giudice per l’udienza preliminare di Trapani Samuele Corso nel maxi-processo alle ong: tutti prosciolti perché «il fatto non sussiste» e dissequestro della nave Iuventa, bloccata nel porto siciliano da quel 2 agosto 2017 che ha cambiato per sempre il soccorso in mare. È STATA...