Italia
Il maxi-processo che segnò la svolta nei soccorsi in mare
Buco nell'acqua Le 30mila pagine del fascicolo: giuridicamente inconsistenti, storicamente emblematiche. Intercettati giornalisti, politici, attivisti, avvocati, medici e prelati vaticani. Senza trovare prove
Naufraghi a bordo della nave Iuventa – Selena Magnolia
Buco nell'acqua Le 30mila pagine del fascicolo: giuridicamente inconsistenti, storicamente emblematiche. Intercettati giornalisti, politici, attivisti, avvocati, medici e prelati vaticani. Senza trovare prove
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 29 febbraio 2024
Quella che sta per concludersi a Trapani è un’udienza preliminare della durata portentosa di quasi due anni che riguarda il più importante procedimento contro il soccorso civile nel Mediterraneo centrale costruito dalle autorità italiane. A otto anni dai fatti, ieri il procuratore aggiunto Maurizio Agnello ha chiesto il proscioglimento affermando che «il fatto non costituisce reato». È proprio tra i corridoi della procura di Trapani che nel 2016 sono stati gettati i semi di quello che diventerà il maxi-processo contro le Ong. L’unico, a eccezione dell’inchiesta contro Mediterranea, ancora in piedi. A LUGLIO dell’anno scorso era stato spacchettato dalla Cassazione...