Visioni

«Il mio vicino Adolf», il nazismo in una partita a scacchi tra vicini

«Il mio vicino Adolf», il nazismo in una partita a scacchi tra viciniUna scena da «Il mio amico Adolf»

Al cinema Leon Prudovsky firma una commedia che prova a affrontare le sofferenze della Shoah

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 3 novembre 2022
Sud America, 1960. Valdivia è tra le città cilene più colpite dal devastante terremoto, ricordato come il più potente tra quelli finora registrati sul pianeta. Una decina di giorni prima, in Argentina, Adolf Eichmann è catturato e trasportato clandestinamente in Israele per subire il processo che poi terminerà con la sua condanna a morte. IN QUEL MAGGIO luttuoso, da qualche parte, Malek Polsky coltiva le sue rose nere, gioca a scacchi per conto proprio ed è poco disposto a socializzare col prossimo. Sembra interessato esclusivamente alla difesa del suo piccolo e sperduto territorio. Un’abitazione circondata da un prato e da...

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