Cultura
Il mito greco di Dioniso contro i pirati «europei»
Storia Nel 530 a.C. il grande Exekias, in uno dei manufatti più celebri dell’arte greca, la kylix di Dioniso, racconta il conflitto economico e politico tra la civiltà dei potenti etruschi e i Greci che, dopo il rapimento di Europa nel vicino Oriente, si proiettarono nel Mediterraneo per fondare nuove città
Storia Nel 530 a.C. il grande Exekias, in uno dei manufatti più celebri dell’arte greca, la kylix di Dioniso, racconta il conflitto economico e politico tra la civiltà dei potenti etruschi e i Greci che, dopo il rapimento di Europa nel vicino Oriente, si proiettarono nel Mediterraneo per fondare nuove città
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 5 luglio 2015
La storia della vecchia Europa di Occidente è arrivata al capolinea. Se mai potrà rinascere è un destino a noi per ora ignoto. Ma nel 530 a.C. il grande Exekias, in uno dei manufatti più celebri dell’arte greca, la kylix di Dioniso, ci ha lasciato un racconto carico di suggestioni. Un mito antico e una guerra commerciale. È dipinta e incisa dentro la vasca della kylix (ovvero una coppa con anse) la storia che Exekias mostra di conoscere, il dio che trasforma in delfini i pirati etruschi che osarono catturarlo, raccontata nel settimo degli «Inni omerici». Dioniso è disteso su...