Internazionale
«Il nemico è la guerra, non i turchi»
Kurdistan Viaggio di una delegazione Pse nel sud est turco a maggioranza curdo dopo le bombe. Ci sono i dirigenti, i sindaci e le sindache della regione. Mancano all’appello gli incarcerati. I presenti sanno che a fine mandato toccherà a loro. Ma continuano il loro lavoro. Colloquio con la moglie di Demirtas, il leader Hdp in carcere da tre anni
Ragazzi nel centro storico di Diyarbakir – Afp
Kurdistan Viaggio di una delegazione Pse nel sud est turco a maggioranza curdo dopo le bombe. Ci sono i dirigenti, i sindaci e le sindache della regione. Mancano all’appello gli incarcerati. I presenti sanno che a fine mandato toccherà a loro. Ma continuano il loro lavoro. Colloquio con la moglie di Demirtas, il leader Hdp in carcere da tre anni
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 21 dicembre 2019
Andrea Orlando*KURDISTAN TURCO
È dai giorni immediatamente successivi ai bombardamenti turchi nella regione del Rojava che chiediamo ai compagni del Pse di organizzare una visita di solidarietà nel Kurdistan. Pensiamo che sia giusto esprimere concretamente la nostra vicinanza ai curdi dopo le manifestazioni che hanno riempito le piazze italiane come quelle di tutta Europa. Il modo per avvicinarsi di più al teatro di guerra e alle popolazioni colpite è passare dalla Turchia. L’adesione, nonostante l’impegno e la determinazione di Giacomo Filibeck del segretariato Pse, non è esattamente entusiastica, per usare un eufemismo. Alla fine a partire per il Kurdistan turco siamo io, Luciano...