Internazionale

Il «no» di Netanyahu alla tregua: i tank in marcia su Rafah

Sopra le macerie di Rafah foto ApSopra le macerie di Rafah – Ap/Mohammed Talatene

Invado avanti Dopo ore di colloquio con Blinken, il primo ministro insiste: l’unica vittoria è militare. Rabbia delle famiglie degli ostaggi. Rifiutata la proposta di Hamas, 135 giorni di pausa, ma al Cairo il team israeliano continua a dialogare. Gaza in trappola conta 27.708 uccisi, 12mila sono bambini: una mattanza

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 8 febbraio 2024
Chiara CruciatiINVIATA A GERUSALEMME
Il poster «Bring them back», riportateli indietro, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ce l’ha sotto il naso. Di fronte alla sua residenza, al numero 35 di Azza Street (Via Gaza, vuole il fato), ne hanno appeso uno, promemoria giornaliero. Un altro lo hanno legato a uno dei balconi della palazzina in cui vive. Grigia e decadente, non diresti mai che lì dentro ci abiti un primo ministro. Lo dice la sicurezza fuori, metal detector, guardie armate, barriere metalliche. È QUI che si ritrovano spesso i familiari dei 136 ostaggi ancora a Gaza, almeno 32 uccisi secondo le ultime dichiarazioni ufficiali....

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