Cultura
Il noir del Midi, tra flic inquieti e l’odio della Francia profonda
Polar Perpignan letale in «Un ritornello non fa primavera» di Philippe Georget pubblicato da (e/o), Marsiglia criminale in «Omicidio a Cap Canaille» di Christophe Gavat, per Neri Pozza. Storie di sbirri che mostrano più ancora che il volto del crimine, e il contesto sociale nel quale si sviluppa, l’inquietudine di quanti, uomini e donne, devono farvi fronte ogni giorno
Polar Perpignan letale in «Un ritornello non fa primavera» di Philippe Georget pubblicato da (e/o), Marsiglia criminale in «Omicidio a Cap Canaille» di Christophe Gavat, per Neri Pozza. Storie di sbirri che mostrano più ancora che il volto del crimine, e il contesto sociale nel quale si sviluppa, l’inquietudine di quanti, uomini e donne, devono farvi fronte ogni giorno
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 25 agosto 2022
Il fantasma pazzarello di Charles Trenet percorre ancora le vecchie strade del centro di Perpignan, anche se le strofe di «Douce France», forse la sua canzone più nota, lanciata già in piena guerra mondiale, nel 1943, suonano più sinistre che rassicuranti ora che della «dolce incoscienza dell’infanzia» sembra essere rimasto davvero ben poco nella città catalana scossa dalla violenza. LO SA BENE IL TENENTE di polizia Gilles Sebag che si trova a fare i conti con un omicidio commesso durante le cerimonie del Venerdì Santo. Il Sanch, come si chiama da queste parti, che vede sfilare in processione attraverso l’antico...