Internazionale
Il papa lavora sottotraccia «per cucire, non per tagliare». E il Cremlino apre
Bergoglio concentrato su tregua, profughi e grano Paramonov: «Grande rispetto, dialogo fiducioso». A Mosca, intanto, allontanato il numero 2 della Chiesa ortodossa russa Hilarion per presunti dissensi sulla guerra, il patriarca Kirill nomina il giovane metropolita Antonij suo nuovo "ministro degli Esteri"
Altri tempi: l'incontro tra Bergoglio e Kirill in occasione della dichiarazione congiunta firmata a L'Avana nel 2016 – Ap
Bergoglio concentrato su tregua, profughi e grano Paramonov: «Grande rispetto, dialogo fiducioso». A Mosca, intanto, allontanato il numero 2 della Chiesa ortodossa russa Hilarion per presunti dissensi sulla guerra, il patriarca Kirill nomina il giovane metropolita Antonij suo nuovo "ministro degli Esteri"
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 14 giugno 2022
Prosegue sotto traccia l’azione di negoziazione del Vaticano nella guerra in Ucraina, sia dal punto di vista politico che umanitario, con le pressioni per l’apertura di nuovi corridoi per i profughi e per la risoluzione della questione del grano bloccato nei porti, affinché «non venga utilizzato come arma di guerra», come denunciato da papa Francesco. Bergoglio ne ha parlato anche con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ricevuta in Vaticano venerdì scorso, affrontando sia il tema delle armi (che l’Europa fornisce all’Ucraina) che quello delle «conseguenze alimentari del protrarsi del conflitto». Un’attività diplomatica che incassa il plauso...