Politica
Il partigiano Giotto: «Votiamo nel nome dei fratelli Rosselli»
L'appello Lo pseudonimo di battaglia Giordano Bruschi lo deve a Gillo Pontecorvo: «Le urne si aprono nei giorni in cui vennero uccisi dai fascisti francesi i due martiri socialisti per ordine dei fascisti italiani. Andiamo ai seggi per affermare la loro idea di Europa, nel segno della giustizia e della libertà»
Il porto di Genova
L'appello Lo pseudonimo di battaglia Giordano Bruschi lo deve a Gillo Pontecorvo: «Le urne si aprono nei giorni in cui vennero uccisi dai fascisti francesi i due martiri socialisti per ordine dei fascisti italiani. Andiamo ai seggi per affermare la loro idea di Europa, nel segno della giustizia e della libertà»
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 7 giugno 2024
Giampiero TimossiGENOVA
«Loro un’idea d’Europa già ce l’avevano, per l’Europa della giustizia e della libertà hanno combattuto in Spagna, in Francia hanno cercato rifugio dall’orrore fascista, ma non è bastato a salvargli la vita». Loro erano Carlo e Nello, i fratelli Rosselli, assassinati a Bagnoles-de-l’Orne, messi a tacere dai sicari di Cagoule, i fascisti francesi di Jean Filliol, su ordine dei fascisti italiani di Mussolini. Era il 9 giugno del 1937 e 87 anni dopo l’Europa va a votare e «allora lancio un appello, andiamo tutti a votare, che è un diritto e un dovere, un voto antifascista e facciamolo dalle 9...