Internazionale
Il passato nell’urna. Il Cile oggi sceglie: regime o democrazia
L'ombra di Pinochet Kast vs Boric. Al ballottaggio un nostalgico della dittatura fascista e un progressista ex leader studentesco. Rischio astensione: «A votare vanno i ricchi»
Santiago alla vigilia del ballottaggio, manifestanti antifascisti bruciano la bandiera della campagna elettorale di Jose Antonio Kast – Ap/Matias Delacroix
L'ombra di Pinochet Kast vs Boric. Al ballottaggio un nostalgico della dittatura fascista e un progressista ex leader studentesco. Rischio astensione: «A votare vanno i ricchi»
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 19 dicembre 2021
Luis ValenzuelaSANTIAGO DEL CILE
A Santiago l’aria è tesa, questa domenica si elegge il nuovo presidente del Paese e per la prima volta il candidato favorito è apertamente pinochetista. José Antonio Kast ha 55 anni, è cattolico e di ultradestra. Grande ammiratore di Donald Trump, le sue idee sono estreme come quelle dell’ex presidente nordamericano. LA CAPITALE CILENA nel corso dell’ultima settimana è stata teatro di numerosissimi eventi, tanto per la campagna per Kast, come per quella per Gabriel Boric, il candidato di sinistra. Boric ha 35 anni ed è emerso come figura politica nel 2011, quando ha guidato – insieme alla carismatica Camila...
Errata Corrige
Domenica elettorale drammatica per il Cile. Per la prima volta il candidato favorito è apertamente pinochetista: Kast, 55 anni, cattolico di ultradestra, è stato sospinto da una campagna mediatica durissima contro Boric, 35 anni, di sinistra e già leader delle proteste studentesche