Politica

Il Pd toscano perde. Ma tira dritto

Il Pd toscano perde. Ma tira drittoLa ministra aretina Maria Elena Boschi

Dopovoto Anche se è stato chiamato alle urne meno del 10% dell'elettorato, per il Pd è una débacle. Il segretario Parrini fa appello all'unità e avverte: "Pentirsi delle riforme è sbagliato, semmai dobbiamo innovare di più". Ma Sesto Fiorentino interroga sui macrotemi delle "grandi opere" e del referendum costituzionale, che fra le tante accentra a Roma le decisioni sui territori.

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 21 giugno 2016
Anche se in Toscana è stato chiamato alle urne meno del 10% dell’elettorato, con la sola Grosseto capoluogo provinciale, la débacle del Pd fa notizia. Sarà l’analisi dei flussi elettorali a separare le iconografiche suggestioni del dopovoto, che vedono ad esempio Matteo Salvini a Cascina (45mila abitanti) dalla ventinovenne neosindaca Ceccardi, golden girl leghista vincitrice di un soffio, e comunque con una destra compatta (Fi, Lega, Fdi) che si riprende anche la sempre oscillante Grosseto. Per certo ci sono state sconfitte indigeribili per il partitone dem toscano, a marcata egemonia renziana, che nel contesto delle comunali faceva vanto della “buona...

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