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Il pericolo del ritorno dell’opzione nucleare

Corsa al riarmo «Un’opzione come l’aria condizionata in automobile», scriveva Luigi Pintor in uno dei suoi editoriali dopo l’11 settembre. Quell’articolo iniziava con queste parole: «Non ammetto che l’opzione nucleare sia un’opzione. Non ammetto che il ministro della difesa americano la metta nel conto. Non ammetto che un telegiornale prospetti questa eventualità tra la pubblicità di un dentifricio e una previsione meteorologica»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 3 febbraio 2019
È suggestivo e inquietante, molto più che un avvincente romanzo spionistico, il racconto di un presidente degli Stati uniti pupazzo e agente del Cremlino. Indubbiamente fa presa. E fosse una bufala? C’è solo da aspettare un po’ per appurarlo, quando l’inchiesta condotta dal silenzioso e operoso Mueller svelerà quanto c’è di fondato e quanto di romanzato in quel che si dice e si scrive a proposito di Donald Trump, a partire dalla sua fortunata campagna presidenziale in poi. Nel frattempo, in attesa del verdetto dell’inflessibile special counsel, è consigliabile la lettura di certe cifre riguardanti il complesso militare-industriale (definizione di...

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