Cultura
Il peso della continuità dello Stato
25 aprile In nome dell’anticomunismo, l’Italia repubblicana impedì l’epurazione nella magistratura, nelle forze dell’ordine e nell’esercito, proteggendo i criminali di guerra all’estero. Il codice Rocco è solo un esempio di questa eredità avvelenata
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25 aprile In nome dell’anticomunismo, l’Italia repubblicana impedì l’epurazione nella magistratura, nelle forze dell’ordine e nell’esercito, proteggendo i criminali di guerra all’estero. Il codice Rocco è solo un esempio di questa eredità avvelenata
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 24 aprile 2016Edizione 24.04.2016
Gli eventi del 1943-45 rappresentando l’origine delle democrazia repubblicana hanno definito una linea di faglia della storia capace di conferire alle parole dei significati «pubblici» di grande carattere evocativo. Così la parola Resistenza, che di per sé richiamerebbe una tendenza alla conservazione, ha assunto il senso di un profondo moto di rinnovamento quando non di una «rivoluzione» da intendersi nei modi più diversi: nazionale, politica, civile, sociale. In questa «lettura rovesciata» anche la formula della «continuità dello Stato» non si è configurata – come insegna Claudio Pavone – come «sinonimo di immobilismo». Essa ha invece rappresentato, attraverso una dinamica di...