Il potere costituente della diserzione
Cultura

Il potere costituente della diserzione

Novecento Il saggio «Il buon tedesco» dello storico Carlo Greppi, edito da Laterza. In un’indagine polifonica le scelte assunte da alcuni soldati del Terzo Reich nella guerra di Liberazione. La traiettoria del capitano Rudolf Jacobs, transitato dall’esercito germanico alle Brigate Garibaldi è la premessa per narrare una vicenda nascosta e spesso volutamente dimenticata. Una decisione tanto difficile quanto preziosa quella di uomini che in tempi di amoralità collettiva si sono posti quesiti vitali e profondi. Con gli strumenti e i mezzi concessi dall’epoca

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 7 dicembre 2021
Le strofe iniziali della canzone Il disertore di Boris Vian, nella versione italiana di Giorgio Calabrese recitano così: «In piena facoltà egregio presidente, le scrivo la presente che spero leggerà, la cartolina qui mi dice terra terra, di andare a far la guerra quest’altro lunedì. Ma io non sono qui egregio presidente, per ammazzar la gente più o meno come me, io non ce l’ho con lei sia detto per inciso, ma sento che ho deciso e che diserterò». Nessun romanticismo, beninteso. Semmai qualche quesito di fondo. C’è un altrove verso il quale andare quando la realtà di ogni giorno...

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