Internazionale
Il prezzo del dialogo: un ambasciatore saudita per i palestinesi
Medio Oriente Tra le condizioni di Riyadh per la normalizzazione con Israele, c'è anche l'occupazione militare. Sul tavolo la cooperazione con gli Stati uniti sul nucleare civile. Tel Aviv contraria
Gerusalemme, la Spianata delle Moschee – Ap/Mahmoud Illean
Medio Oriente Tra le condizioni di Riyadh per la normalizzazione con Israele, c'è anche l'occupazione militare. Sul tavolo la cooperazione con gli Stati uniti sul nucleare civile. Tel Aviv contraria
Pubblicato più di un anno faEdizione del 15 agosto 2023
Israele sapeva che l’Arabia saudita intendeva nominare un ambasciatore presso i palestinesi. «Lo sapevamo ma i sauditi non si sono coordinati con noi e non erano tenuti a farlo», ha precisato domenica il ministro degli esteri Eli Cohen cercando di sminuire la portata della decisione presa dalla monarchia Saud di nominare l’ambasciatore ad Amman, Nayef bin Bandar Al Sudairi, anche ambasciatore non residente e console generale a Gerusalemme est. La nomina, ha aggiunto Cohen in un’intervista radiofonica, è avvenuta «sullo sfondo dell’avanzamento dei colloqui tra Usa e Arabia saudita riguardo la normalizzazione dei rapporti con Israele». I SAUDITI – ha...