Internazionale

Il pronto soccorso della rivolta in Perù

Il pronto soccorso della rivolta in PerùArequipa, battaglia tra manifestanti e forze di sicurezza intorno all’aeroporto "Alfredo Rodriguez Ballon" – Denis Mayhua/Ap

Reportage Brigate della Salute in prima linea nelle proteste anti-governative che anche se violentemente represse da tre mesi scuotono il paese. Parlano i medici e i paramedici che sfidano la repressione per curare i manifestanti feriti. «Ultimamente - racconta Carlos della Brigata 14N - abbiamo curato persone a cui avevano sparato un proiettile di gomma così da vicino da perdere un occhio o gente con danni irreparabili perché gli era stata lanciata una bomba lacrimogena sulla testa»

Pubblicato più di un anno faEdizione del 14 marzo 2023
È una calda serata estiva e la tenda usata dai medici si trova nel centro di Lima. Di improvviso i poliziotti iniziano a sparare, hanno deciso che i manifestanti devono andarsene da lì. I cittadini, che sono migliaia e che fino a quel momento hanno manifestato pacificamente, rispondono all’aggressione degli agenti lanciando pietre. Così da dentro la tenda i medici iniziano a sentire solo il rumore dei sassi e quello dei proiettili che sfiorano le loro teste. Di improvviso tutto si riempie di fumo: i poliziotti hanno lanciato le bombe lacrimogene direttamente dentro la tenda. NESSUNO RIESCE PIÙ a respirare...

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