Alias Domenica

Il punto cieco di Javier Cercas

Il punto cieco di Javier CercasJavier Cercas

Intervista Lo scrittore spagnolo, che sabato e domenica sarà al Festivaletteratura di Mantova, parla del suo nuovo libro, un "romanzo senza finzione" titolato "L'impostore" e basato sul caso vero di un uomo che per tre decenni si spacciò come deportato nei campi nazisti dove non era mai stato

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 6 settembre 2015
Mettere insieme frasi trasparenti e precise per stanare verità semioccultate è una delle qualità più ricorrenti nei «romanzi senza finzione» di Javier Cercas, quei libri la cui materia è già Storia, in cui un certo numero di fatti realmente accaduti si moltiplica e si riverbera in combinazioni retoriche sapientemente architettate. L’ultima sua performance muove dalla storia di un uomo chiamato Enric Marco, per quasi tre decenni agli onori della cronaca in quanto combattente antifranchista deportato nella Germania hitleriana, poi – raccontava – sopravvissuto ai campi nazisti e dunque presidente per tre anni della grande associazione spagnola dei sopravvissuti, la Amical...

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