Internazionale

Il quarto mandato di Ortega si apre con un paradosso e una firma

Il quarto mandato di Ortega si apre con un paradosso e una firmaManagua, 10 gennaio2022. Daniel Ortega con la sua vice e consorte Rosario Murillo – Ap

Nicaragua «La rivolta del 2018 fu come l’assalto di Capitol Hill, due pesi e due misure». Silenzio, nel discorso di insediamento, sui 170 prigionieri politici in attesa di processo. Intanto da ieri Managua, scaricata Taiwan, è ufficialmente entrata nella Nuova via della seta

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 12 gennaio 2022
Daniel Ortega ha voluto assumere provocatoriamente a modo suo il quarto mandato presidenziale consecutivo in Nicaragua, dopo la farsa elettorale del 7 novembre scorso che ha visto le urne andare deserte per l’assenza, fra l’altro, dei sette contendenti incarcerati nei mesi precedenti. E lo ha fatto equiparando paradossalmente l’assalto al Campidoglio negli Usa con la rivolta popolare del 2018 che vide la mattanza di almeno 355 nicaraguensi, oltre a 2mila feriti e, ad oggi, 150mila espatriati. FIN DA ALLORA il “fu” comandante guerrigliero si era inventato il tentato golpe ordito dagli Usa verso un paese che il Dipartimento di Stato...
Errata Corrige

«La rivolta del 2018 in Nicaragua fu come l’assalto di Capitol Hill, due pesi e due misure». Silenzio, nel discorso di insediamento, sui 170 prigionieri politici in attesa di processo. Intanto da ieri Managua, scaricata Taiwan, è ufficialmente entrata nella Nuova via della seta

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