Lavoro
Il reddito di cittadinanza è un altro: di base, incondizionato e di autodeterminazione
La prospettiva L’opposto di quello istituito dalla Lega e dai Cinque Stelle: lavoro obbligatorio fino a 16 ore, mobilità forzata e incentivi alle imprese. L’alternativa è politica. Scardinare, con tutti gli strumenti a disposizione, i vincoli imposti a un diritto sociale fondamentale
La cornucopia – Costanza Fraia
La prospettiva L’opposto di quello istituito dalla Lega e dai Cinque Stelle: lavoro obbligatorio fino a 16 ore, mobilità forzata e incentivi alle imprese. L’alternativa è politica. Scardinare, con tutti gli strumenti a disposizione, i vincoli imposti a un diritto sociale fondamentale
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 13 marzo 2019
A ben vedere, le limitazioni, gli obblighi, i vincoli, i controlli, le minacce penali che accompagnano l’introduzione del cosiddetto «reddito di cittadinanza» in Italia rispondono pienamente al punto di vista e alle argomentazioni dei suoi più fieri avversari: istigazione al parassitismo e alla passività, abbandono del lavoro come unica fonte di ogni diritto e ogni identità. Raramente il nome è stato così poco conseguenza della cosa. Tanto da rendere del tutto incomprensibile l’opposizione di sinistre moderate e centrodestra alla legge-bandiera dei Cinque Stelle, se non per ragioni strettamente contabili o identitarie. La Lega, per parte sua, non ha fatto invece...