Europa
«Il referendum sarà partecipato, a Berlino la lobby immobiliare dovrà tenerne conto»
Intervista «Sarebbe un segnale talmente forte da avere un impatto diretto sull’afflusso di speculatori», dice Rouzbeh Taheri, portavoce dell’associazione per il diritto alla casa che ha promosso la raccolta firme per rimettere in comune l’enorme patrimonio immobiliare pubblico svenduto ai tempi della riunificazione
Manifestazione di i Deutsche Wohnen & Co. enteignen, in basso Rouzbeh Taheri
Intervista «Sarebbe un segnale talmente forte da avere un impatto diretto sull’afflusso di speculatori», dice Rouzbeh Taheri, portavoce dell’associazione per il diritto alla casa che ha promosso la raccolta firme per rimettere in comune l’enorme patrimonio immobiliare pubblico svenduto ai tempi della riunificazione
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 2 luglio 2021
Sebastiano CanettaBERLINO
Rouzbeh Taheri, classe 1973, è arrivato a Berlino-Ovest quando aveva 14 anni come minore non accompagnato, in fuga dall’Iran in guerra con l’Iraq. Si interessa di politica fin dai tempi della scuola, prima come rappresentante di istituto poi nelle file della Wags (l’alternativa elettorale sul lavoro e la giustizia sociale) che nel 2007 è confluita nella Linke. Ha studiato economia all’Università Humboldt prima di fondare un’azienda specializzata nella vendita di supporti informatici. Oggi è il portavoce di Deutsche Wohnen & Co. enteignen l’associazione per il diritto alla casa che ha promosso il referendum per rimettere in comune l’enorme patrimonio immobiliare...