Cultura

Masha Gessen e il ritorno al futuro di Mosca

Masha Gessen e il ritorno al futuro di MoscaMasha Gessen interviene al Pride della comunità Lgbt russa di Brighton Beach a New York nel 2017 – Misha Friedman/ Getty Images

Tempi presenti Un percorso di letture sulla società russa a partire dal libro della giornalista e attivista Lgbt, nata a Mosca e in esilio negli Usa, edito da Sellerio. La persecuzione di gay e dissidenti, le nostalgie per Stalin e lo Zar, la geopolitica della guerra. L’ideologia conservatrice del Cremlino e il retaggio dell’Homo Sovieticus. Le analisi di Luca Gori in «La Russia eterna» (Luiss) e di Mattia B. Bagnoli in «Modello Putin» (People)

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 1 aprile 2022
Masha Gessen ama profondamente il proprio Paese e la sua cultura, nata a Mosca ha lasciato una prima volta la Russia nel 1981, a soli tredici anni, per seguire negli Stati Uniti i genitori, ebrei laici cui «l’identità» era perlopiù imposta dallo sguardo e dai pregiudizi dell’ambiente circostante. Ma da adulta, dieci anni più tardi, ha deciso di farvi ritorno, lavorando come giornalista e impegnandosi come attivista Lgbt. Nel 2013 si è però vista costretta a prendere di nuovo una decisione straziante, quella di abbandonare definitivamente la capitale russa per mettere al riparo dalle leggi, e dalle minacce omofobe la...

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