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Il ruggito turbo-nazionalista del Sultano
Patria e religione Il consenso a Erdogan non viene meno, mentre cresce quello al'ultradestra dell'Mhp, i Lupi Grigi. Al presidente poteri quasi assoluti in un paese sempre più diviso dove il nazionalismo diventa lo strumento di gestione e mantenimento del potere
Sostenitori dell'Akp dopo il fallito golpe del luglio 2016 – LaPresse
Patria e religione Il consenso a Erdogan non viene meno, mentre cresce quello al'ultradestra dell'Mhp, i Lupi Grigi. Al presidente poteri quasi assoluti in un paese sempre più diviso dove il nazionalismo diventa lo strumento di gestione e mantenimento del potere
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 26 giugno 2018
«Voglio sentire il vostro ruggito per un governo forte», aveva urlato alla folla di Istanbul nell’ultimo comizio sulle rive del Bosforo, innescando l’orgoglio popolare e il turbo-nazionalismo. Per capire la popolarità di Recep Tayyip Erdogan, presidente con pieni poteri, capo quasi assoluto della Turchia, noi giornalisti (e forse pure i sondaggisti) dovremmo frequentare meno la brillante e intellettuale borghesia di Istanbul e un po’ di più la Turchia profonda: una considerazione che mi veniva alla vigilia del voto conversando qui a Istanbul con Ferzan Ozpetek, il regista di Napoli Velata e di altri film eccellenti, quasi tutti ispirati alla tradizione...