Italia
Il sapore di Roma città meticcia
Italia Gambia, Mauritania, Iran, Afghanistan, Perù, Palestina: i cuochi migranti sono i protagonisti di progetti di inclusione nella capitale trasformata in un’enorme cucina multietnica: «È come se il cibo percorresse la Via della Seta, dall’Oriente fino all’Italia»
Alcuni dei cuochi migranti del progetto «In cammino...catering migrante» – Elisabetta Elia
Italia Gambia, Mauritania, Iran, Afghanistan, Perù, Palestina: i cuochi migranti sono i protagonisti di progetti di inclusione nella capitale trasformata in un’enorme cucina multietnica: «È come se il cibo percorresse la Via della Seta, dall’Oriente fino all’Italia»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 3 luglio 2018
Elisabetta EliaROMA
Sono venti, provengono da tutto il mondo e lavorano insieme nella stessa cucina con uno scopo: formare una start up di catering italiano internazionale. Sono i migranti forzati del progetto «In cammino… catering migrante», persone che nei loro paesi erano cuochi di grandi o piccoli ristoranti e che, una volta costretti a migrare, qui in Italia hanno portato con sé ognuno il proprio talento. Qui, dove tutto è difficile, il cibo diventa un modo per conoscere e farsi conoscere. TUTTO PARTE da Gustamundo, il ristorante ideato da Pasquale Compagnone in cui ogni sera si esplorano i sapori di un angolo...