Visioni
Il Sessantotto nei diari, sogni e racconto di una rivoluzione
A teatro «Butterflies on Flowers» esplora l’aspetto «umano» oltre che politico di quell’anno nella scrittura privata. Da Parigi a Roma, da Berkeley a Praga e a Lisbona, una voce alla radio si fa memoria del tempo
Una scena da «Butterflies on Flowers. Diari, parole e musiche dall’Europa del ’68» – Gianni Congiu
A teatro «Butterflies on Flowers» esplora l’aspetto «umano» oltre che politico di quell’anno nella scrittura privata. Da Parigi a Roma, da Berkeley a Praga e a Lisbona, una voce alla radio si fa memoria del tempo
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 4 maggio 2019
Gianfranco CapittaANGHIARI
Lo scorso anno è stato il cinquantenario del ’68, ampiamente ricordato e anche «pasticciato» con il condizionamento dell’oggi, e dei processi che quell’anno fatidico ha innescato, magari rimasti inconclusi. Un progetto teatrale, nato un anno fa ma giunto ora a compimento, cerca di approfondire l’aspetto «umano» oltre che politico di quell’anno fatale. Un progetto europeo quanto a impostazione e finanziamenti, che va a scavare nelle esistenze e nelle reazioni più intime, grazie al territorio in cui la ricerca si è mossa: quello della privata scrittura, sempre in bilico tra emozione, memoria e i loro contorni. Attraverso insomma quanto è rimasto...