Cultura
Il «tartan noir» celebra tutti gli sconfitti del sogno scozzese
In libreria «Oscuri resti» di William McIlvanney e Ian Rankin, per Feltrinelli. Il passaggio di testimone tra due autori per il debutto di Jack Laidlaw, detective-filosofo. A un tempo un poliziesco implacabile e lo spaccato di un mondo sul punto di andare in frantumi
Un'immagine d'archivio dei cantieri navali di Glasgow
In libreria «Oscuri resti» di William McIlvanney e Ian Rankin, per Feltrinelli. Il passaggio di testimone tra due autori per il debutto di Jack Laidlaw, detective-filosofo. A un tempo un poliziesco implacabile e lo spaccato di un mondo sul punto di andare in frantumi
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 10 agosto 2022
Forse non è un caso se i colleghi della squadra Omicidi di Glasgow non lo prendono troppo sul serio, eppure l’intuito di Jack Laidlaw è fuori discussione: nessuno come lui è capace di immergersi così profondamente in un caso, tanto da dimenticare tutto il resto, scordarsi di sé come dei propri cari. È CHE È DIFFICILE dare retta a uno sbirro che cita Socrate e Kierkegaard mentre è in cerca di indizi nelle zone povere, e malfamate, che sorgono intorno ai cantieri navali di Glasgow. Siamo nel 1972 e il «sogno scozzese» intriso di petrolio è ancora allo stadio dell’annuncio,...