Cultura
Il terremoto dell’identità
Intervista Un incontro con la fotografa giapponese Tomoko Kikuchi che espone il suo progetto di «Sequenza sismica» a Modena, a cura di Filippo Maggia e Teresa Serra. Tra i suoi lavori, una serie di scatti sulle trasformazioni del corpo e i transiti della sessualità
«I and I» di Tomoko Kikuchi
Intervista Un incontro con la fotografa giapponese Tomoko Kikuchi che espone il suo progetto di «Sequenza sismica» a Modena, a cura di Filippo Maggia e Teresa Serra. Tra i suoi lavori, una serie di scatti sulle trasformazioni del corpo e i transiti della sessualità
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 19 gennaio 2018
Manuela De LeonardisMODENA
Quel pizzico di casualità entra in scena con disinvoltura nella vita di Tomoko Kikuchi (Tokyo, 1973). Tanto quanto basta per tracciare nuovi percorsi (tutt’altro che prevedibili) attraverso l’incontro. È stato così quando ha deciso di lasciare Tokyo, dopo aver studiato alla Musashino Art University e fatto quella breve esperienza nel settore cinematografico che le avrebbe permesso di acquisire una qualità fondamentale per chi fotografa: essere invisibile. Dopo un anno trascorso a Hong Kong nel 1996-97, quando l’ex colonia Britannica passava alla Repubblica Popolare Cinese, in un periodo altrettanto transitorio per lei, decide di spostarsi a Pechino dove trova uno scenario...