Internazionale
Il trattato intrattabile
Dopo lunghe trattative svolte nella massima segretezza, l’accordo transatlantico tra Usa e Ue è in dirittura d’arrivo. È stato chiamato la «Nato del commercio», spalanca le porte agli investimenti e impedisce alla politica di limitare lo strapotere delle multinazionali, anche quando ci sono rischi per l’ambiente e la salute. Si cercano movimenti in grado di fermarlo
Dopo lunghe trattative svolte nella massima segretezza, l’accordo transatlantico tra Usa e Ue è in dirittura d’arrivo. È stato chiamato la «Nato del commercio», spalanca le porte agli investimenti e impedisce alla politica di limitare lo strapotere delle multinazionali, anche quando ci sono rischi per l’ambiente e la salute. Si cercano movimenti in grado di fermarlo
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 24 gennaio 2014
Per prudenza, di fronte alle crescenti inquietudini, la Commissione europea ha rimandato da marzo a giugno, cioè a dopo le elezioni europee di maggio, dove c’è il rischio di un’impennata dei partiti euro-scettici, il quarto round del mega-negoziato Usa-Ue, che entro il 2015 dovrebbe portare a concludere il Ttip (Transatlantic Trade and Investment Partnership), battezzato la Nato del commercio dai suoi numerosi detrattori. Il commissario Karel De Gucht ha promesso delle vaghe «consultazioni» pubbliche di qui a giugno nei 28 paesi sul controverso capitolo del ricorso all’arbitrato internazionale, nell’eventualità di conflitto tra un’impresa e uno stato. Queste consultazioni non cambiano...