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Il vestito nuovo della destra europeista
Ue Non significa, sebbene si tratti di una posizione scomoda, che la componente più «nazionaleuropeista» dell’estrema destra non possa rendersi assai utile in un gioco di sponda con il governo dell’Unione sugli aspetti più discriminatori o aggressivi della sua politica
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 19 luglio 2024
Che la rielezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea fosse impresa ardua e pericolante, minacciata da schiere di franchi tiratori, è sempre stata una colorita messa in scena accuratamente cucita sullo sfacciato opportunismo della candidata. La sua apertura alla destra, o almeno alla sua componente più atlantista, sostenuta anche dal presidente del Ppe Manfred Weber, non rappresentava solo uno strumento di ricatto nei confronti della vecchia maggioranza con socialdemocratici e liberali. Possedeva anche lo spessore di una prospettiva convinta, concreta e politicamente ragionata a partire da tre punti ben precisi: il massiccio riarmo dell’Europa e lo...