Internazionale

Il voto operaio tra piena occupazione e salari deboli

Il voto operaio tra piena occupazione e salari deboliLavoratori edili a un comizio di Tim Walz in Michigan – Ap/Carlos Osorio

Elettorale americana La classe lavoratrice decisiva negli stati in bilico. Sindacati con i Dem, ma meno convinti di prima. Scioperi e nuove union rafforzano il movimento, ma al Congresso le riforme pro-labor restano al palo

Pubblicato 19 giorni faEdizione del 3 novembre 2024
Il 16 luglio Sean O’Brien, il presidente dei Teamsters, lo storico sindacato dei camionisti americani, è salito sul palco della convention del partito repubblicano. Con un milione e 300mila tesserati, i Teamsters sono una delle union più potenti degli Stati uniti. Dal palco di Milwaukee, O’Brien ha dichiarato: «Sono qui per dire che non abbiamo obblighi verso nessun candidato o partito». Pur non facendo un endorsement ufficiale, il messaggio di apertura a Donald Trump era chiaro. Da Bill Clinton in poi, i Teamsters avevano sempre appoggiato il candidato alle presidenziali del partito democratico. Stavolta hanno ufficialmente annunciato che non sosterranno...

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