Internazionale

Ilan Pappé: «Deriva messianica, il sionismo verso la sua fine»

Il ministro della sicurezza nazionale Ben Gvir distribuisce armi ad Ashkelon , foto ApIl ministro della sicurezza nazionale Ben Gvir distribuisce armi ad Ashkelon – Ap /Tsafrir Abayov

Israele/Palestina Intervista allo storico israeliano: «I processi di decolonizzazione sono dolorosi per il colonizzatore: perderà terre e privilegi e vedrà stravolte leggi, istituzioni e distribuzione delle risorse. Sono processi inevitabili: se il sionismo fosse nato 300 anni fa, avrebbe ottenuto il proprio scopo, ma è emerso quando il mondo aveva già rifiutato il concetto del colonialismo»

Pubblicato 12 mesi faEdizione del 28 novembre 2023
Fuori dalla Biblioteca Universitaria di Genova la fila è lunga: centinaia di persone aspettano l’incontro con lo storico israeliano Ilan Pappè, organizzato sabato scorso da Bds Genova, Assopace e Tamu edizioni. Settecento ci riescono, gli altri restano fuori. Un incontro atteso quello con uno dei massimi esponenti dell’accademia israeliana e di una contro-narrazione basata su ricerche storiche inappellabili. «La storia insegna che la decolonizzazione non è un processo semplice per il colonizzatore – così Pappé chiude il lungo dibattito – Perde i suoi privilegi, deve ridare indietro le terre occupate, rinunciare all’idea di uno Stato-nazione mono-etnico. I pacifisti israeliani pensano...

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