Internazionale
Illusione Hariri e flop Macron, il Libano resta ingovernabile
Intervista Le cause dell'ennesimo stallo politico tra partiti che tornano protagonisti e vecchie logiche di spartizione, banche e interessi stranieri, nell'analisi del politologo Karim Bitar e dello storico Ziad Aburish. L'unica certezza è che «ci vuole tempo a mettere d'accordo tutti»
Beirut, esplode la rabbia all’annuncio dell’incarico a Saad Hariri per formare il suo quarto governo – Ap
Intervista Le cause dell'ennesimo stallo politico tra partiti che tornano protagonisti e vecchie logiche di spartizione, banche e interessi stranieri, nell'analisi del politologo Karim Bitar e dello storico Ziad Aburish. L'unica certezza è che «ci vuole tempo a mettere d'accordo tutti»
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 20 dicembre 2020
Pasquale PorcielloBEIRUT
Il premier Hariri ha annunciato qualche giorno fa l’ennesima imminente formazione del nuovo governo che «promuoverà riforme e arginerà il collasso economico» entro la visita (disdetta causa covid) pre-natalizia – la terza dall’esplosione che il 4 agosto ha devastato Beirut, causando circa 200 morti e 7mila feriti- di Macron. Tra gli altri, Jumblat, capo dei Socialisti progressisti e delle milizie druse nella guerra civile (1975-’90), stronca sul nascere la “fumata bianca”, a conferma che le antiche logiche di spartizione sono tutt’altro che superate. È il 10 agosto: l’allora premier Diab – ora accusato assieme a due ex-ministri di negligenza per...